N° 4 Marzo 2024 “Il mondo del lavoro è in rapida evoluzione: ce lo raccontano i dati dell’Osservatorio BenEssere Felicità!”
Benvenuti in questo nuovo numero della newsletter Walaland, dedicata a chi, come noi, si occupa di benessere nel mondo del lavoro.🎉📰
Questo mese raccontiamo i risultati davvero interessanti della quarta indagine annuale dell'Associazione Ricerca Felicità, che getta luce su uno scenario lavorativo in rapida evoluzione in Italia.
Prima di raccontarvi quanto emerso dall’indagine, ci teniamo a spiegare il perché del nostro interesse nei confronti di questa ricerca.
Il welfare, per noi, è prendersi cura del benessere delle persone e delle organizzazioni e i dati dell’Osservatorio BenEssere Felicità offrono una panoramica dettagliata e aggiornata sulle aspettative e le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori in Italia e, dunque, si rivelano di ’importanza cruciale per chi si occupa di benessere nel contesto lavorativo.
In particolare, aiutando a comprendere i fattori che influenzano la felicità e la soddisfazione del personale, supportano lo sviluppo di strategie di welfare efficaci e personalizzate.
Ciò è più che mai importante considerato che la capacità di rispondere adeguatamente alla crescente richiesta da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di contesti lavorativi attenti ai loro bisogni e alla qualità della loro vita è sempre più un asset strategico e identitario delle aziende e delle organizzazioni.
Per i professionisti del settore questa ricerca non è soltanto un insieme di dati, ma un primo passo per orientarsi nell'implementazione di politiche di benessere organizzativo. Il report mette in evidenza come l'attenzione alla felicità delle lavoratrici e dei lavoratori è un aspetto chiave per migliorare la qualità della vita (personale e lavorativa) e, di conseguenza, la produttività aziendale.
La pubblicazione di questa ricerca avviene proprio oggi, 20 marzo, Giornata Internazionale della Felicità, una coincidenza che auspichiamo possa rappresentare un momento di riflessione concreta, non retorica, su dati oggettivi, perché tutti noi possiamo concentrarci sul welfare che conta.
Prima di introdurre i risultati emersi dallo studio, vogliamo ringraziare Elisabetta Dallavalle, Elga Corricelli, il professor Sandro Formica, Ph.D., il partner scientifico Research Dogma - centro di ricerca e consulenza specializzato sulle tematiche di capitale umano - e Mirandola Comunicazione per il loro prezioso lavoro.
I risultati dell’Osservatorio BenEssere Felicità 📊
La ricerca ha coinvolto 1000 persone rappresentative di tutte le generazioni attive, secondo il loro peso fisiologico nel mercato del lavoro (dalla Generazione Z ai Boomer).
Il campione nazionale della popolazione attiva, e quindi occupata, aveva un’età dai sedici anni in su ed è stato distribuito sul territorio usando quote per area geografica e dimensione centri, e controllato in fase di assegnazione per quote di sesso ed età. Le interviste sono state condotte, dal 1 al 7 marzo, con rilevazione CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) da sistemi multipli a scelta dell'intervistato. I nominativi invitati per l’indagine provengono dai panel online di R-Dogma e dei suoi partner.
La ricerca ci racconta che nel 2024 il fenomeno globale noto come Great Resignation continua a manifestarsi con forza in Italia, senza segni di rallentamento.
Una sorprendente percentuale del 45% degli intervistati, infatti, esprime il desiderio di cambiare azienda o professione entro il prossimo anno, sottolineando una crescente ricerca di trasformazione e rinnovamento nel panorama lavorativo nazionale.
Particolarmente colpito da questa ondata di insoddisfazione è il Nord-Ovest dell'Italia, che emerge come un vero e proprio epicentro di malcontento lavorativo. Qui, quasi la metà degli intervistati aspira a un cambiamento (49%), evidenziando una percentuale che supera la media nazionale e porta necessariamente a riflessioni sulle specifiche dinamiche regionali che influenzano il benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.
Tra i più colpiti da questa ondata di insoddisfazione spiccano la Generazione Z e gli operai che segnalano i più alti livelli di infelicità nel loro attuale contesto lavorativo.
Questo gruppo si sente sottorappresentato e insoddisfatto, evidenziando l'urgenza di adottare un approccio lavorativo più inclusivo e attento alle diverse esigenze.
In generale, emerge per il 30% dei rispondenti come priorità fondamentale l'empowerment e quindi le opportunità per la crescita, il contenuto del lavoro, l’autonomia, le aspirazioni e l’attenzione alla salute mentale.
Altra priorità fondamentale è il bilanciamento tra vita lavorativa e personale che incidono per il 23% così come la comunità di lavoro, che contempla le persone, i valori e l’essere apprezzati, è ritenuta rilevante dal 20%.
Colpisce che l'attrattiva del brand aziendale non rappresenti, secondo i rispondenti, un fattore decisivo nella scelta del luogo di lavoro, indicato come rilevante solo dal 3%
Inoltre, si pone l'accento sull'importanza del benessere digitale, soprattutto nel Nord-Ovest, dove si evidenzia una maggiore necessità di trovare un equilibrio nell'uso delle tecnologie.
Un dato, poi, conferma la centralità del lavoro nella vita delle persone: il 51% dei rispondenti, infatti, ha indicato che il lavoro incide sulla felicità molto o moltissimo, tuttavia, quando si chiede della soddisfazione derivante dal proprio lavoro, solamente una minima parte, il 10%, afferma di sentirsi completamente felice della propria occupazione.
In conclusione
La ricerca dell'Osservatorio BenEssere Felicità offre indicazioni per promuovere l’adozione di strumenti trasformativi del mondo del lavoro italiano, che supportino le organizzazioni nel rispondere alle esigenze di benessere organizzativo e personale. Anche questa ricerca evidenzia quanto i lavoratori e le lavoratrici desiderino ambienti che promuovano al tempo stesso produttività, felicità e realizzazione individuale. La richiesta di un maggior equilibrio tra vita professionale e personale è ormai pressante e impone l’adozione di strategie adeguate, anche per attrarre (e trattenere) i talenti.
La ricerca per noi significa una conferma della direzione presa e anche uno stimolo ulteriore per accompagnare le aziende nel costruire ambienti lavorativi che non solo siano produttivi, ma dove le persone possano star bene, instaurando relazioni sane, esprimendo il proprio potenziale.
Inoltre la ricerca conferma cioè che pensiamo da tempo e cioè che si debba partire dall'ascolto delle specifiche esigenze di ogni organizzazione e dai bisogni delle persone per costruire un percorso di benessere organizzativo per definire strategie capaci di avere impatti significativi.
La risposta non è soltanto una questione di buone intenzioni, infatti, ma di strategie concrete e misurabili. Il nostro impegno è quello di trasformare questo approccio in soluzioni pratiche che non solo rispondano alle esigenze dei lavoratori, ma che siano anche motore di crescita e innovazione per le aziende.
Questa Giornata Internazionale della Felicità ci pare un’occasione per riflettere su quanto il benessere dei propri collaboratori sia fondamentale non solo per la loro soddisfazione personale, ma anche per il successo dell'intera organizzazione.
Il Team di Walà 🌺